“Ad una settimana dalla ripartenza dei nidi comunali, le educatrici si stanno ingegnando per inventarsi nuovi modi per far pesare meno ai bambini il fatto di dover lavorare in piccoli gruppi, mantenendo le distanze dagli altri. Il loro ruolo, così come quello degli insegnanti degli altri ordini e gradi, sarà quantomai indispensabile per restituire, per quanto possibile, un clima di normalità a bimbi e ragazzi”. È così che la Sindaca di Figline e Incisa riassume l’atteggiamento delle educatrici dei nidi comunali (comune anche al restante personale scolastico territoriale), che non si sono lasciate scoraggiare dall’emergenza sanitaria ma che, anzi, lavorando insieme all’Assessorato alla Scuola, stanno cercando di rileggere in chiave positiva i protocolli anticontagio. Come? Privilegiando le attività all’aria aperta, finché le condizioni meteo lo permetteranno, e quelle in piccoli gruppi (ed evitando come da linee guida regionali e nazionali, contatti e promiscuità tra i vari “gruppi bolla”).
“Per rendere possibile tutto ciò – spiega l’assessore alla Scuola – il Comune ha investito risorse nella riorganizzazione degli spazi e nel personale, assumendo operatori aggiuntivi, fornendo loro presidi sanitari adatti all’emergenza in corso e ampliando l’orario lavorativo, in modo da garantire sempre la compresenza tra assistenti ed educatori e il rispetto del rapporto operatore-bambino (variato causa Covid19). Per dare un’idea dei costi extra, dovuti all’emergenza in corso, segnalo che sono state assunte due nuove assistenti educative e che per garantire i servizi educativi il Comune investe circa 5mila euro in più al mese, che servono a coprire i costi del nuovo personale, quelli delle sanificazioni e le ore aggiuntive di servizio (+ 4,5 ore complessive per le educatrici e +7 complessive per le assistenti educative) necessarie in questa fase emergenziale”.
Oltre alle esigenze educative, la riorganizzazione dei turni, degli orari e in generale del personale è dovuta anche alle necessità di sanificazione, di pulizia costante (di ambienti, superfici, giochi e attrezzature) e di filtraggio all’ingresso (con accoglienza e firma del patto di corresponsabilità tra genitori e nidi). Inoltre, l’orario di apertura copre anche le ore pomeridiane, con mensa, merenda e riposo, e ad ogni educatrice vengono forniti tutti i presidi più idonei a garantire che le attività si svolgano in sicurezza, e cioè le mascherine Fpp2, da indossare per tutta la giornata lavorativa, e le visiere, i guanti e i camici monouso per il momento del cambio.
Quanto al servizio offerto alle famiglie, sono rimaste invariate sia le tariffe di iscrizione (grazie ad un investimento che al momento si aggira intorno ai 100mila euro, per personale, lavori, arredi, dpi e sanificazione) che il servizio mensa (grazie ad un investimento di 130mila euro, che copre i costi dovuti all’emergenza Covid anche per gli altri ordini scolastici) con l’unica eccezione del pasto per il personale educativo che non pranza più insieme ai bambini. Sono in linea con gli anni passati, inoltre, anche i numeri di posti bambino a disposizione (122 in tutto) nei nidi “La Girandola”, “Il trenino” e “Chicchirullò”, e le 57 nuove iscrizioni totali registrate “che ci hanno permesso di azzerare completamente le liste di attesa dei residenti e di accogliere anche delle richieste arrivate dai non residenti - commenta la sindaca –. Un segnale di grande fiducia nei confronti dei servizi educativi comunali, dunque, che non può che farci piacere”.
Infine, per quanto riguarda gli aspetti strutturali, oltre alle imbiancature annuali, in linea con le esigenze di adeguamento degli spazi alla situazione attuale, per dividere e ricavare maggiori spazi sono stati utilizzati dei divisori in cartongesso. Inoltre, sono stati acquistati nuovi arredi, tra cui 18 tavoli quadrati di varie altezze, brandine impilabili e tende ignifughe e altri materiali.
“È stato un lavoro lungo mesi, testato seppur con le dovute differenze già durante i centri estivi – spiegano sindaca e assessore -, che ci ha permesso di rispettare le tempistiche della ripartenza e di rivedere tutti a scuola, riacquistando spazi di normalità. Grazie quindi a tutto il personale comunale, che ha lavorato e continua a farlo senza risparmiarsi, e in particolare in questo caso alle educatrici, che anche durante il lockdown hanno sfruttato tutti i mezzi a loro disposizione per far sentire la loro vicinanza alle famiglie e, addirittura, per offrire degli ‘Open day virtuali’ dei nidi, su Youtube”.